"Certi dicono che lo spettacolo dei Gladiatori è crudele e disumano. Se si rifericono ai giorni nostri forse hanno ragione. Una volta, invece, si vedevano combattere dei condannati, che non lottavano per compiacere un padrone, ma per sfuggire alla morte. Non c'erano lezioni di coraggio, di fronte al dolore e alla morte, migliori di quelle, date realmente per gli occhi e non solo per le orecchie con le parole della Retorica"  [CICERONE, Tusculanae Disputationes]

"....in verba Eumolpi sacramentum iuravimus: uri, vinciri, verberari ferroque necari, et quicquid aliud Eumolpus iussisset." (PETRONIO, Satyricon, CXVII)