LE CALZATURE 

Tra le calzature usate indifferentemente sia da uomini che da donne c’erano i CALCEI, scarpe chiuse in pelle, a forma di corto stivaletto, formate da una tomaia con quattro stringhe, che si avvolgevano al collo del piede e intorno alla gamba.Era buona regola per gli uomini di rango indossare i CALCEI, in strada, in pubblico e obbligatoriamente sotto la toga.I più eleganti erano ornati con la”lunula”, fibbia a mezzaluna – solitamente in avorio o in argento . Gli alti dignitari dello stato avevano il diritto di indossare calzari particolari come il CALCEUS SENATORIUS, di colore nero,o il MULLEUS, di pelle color rosso triglia.


Riservato alle donne, e rimasto in uso in molte parti d’Europa sin al tardo Medioevo, era il CALCEUS REPANDUS, di

derivazione orientale e già in uso presso gli Etruschi, con larga punta ricurva in su.In casa si usavano i sandali, SOLEAE, formati da una suola di cuoio o di sughero, trattenuta da striscette di pelle.Calzare in casa, nella propria, ma anche nella altrui, scarpe indossate per la strada era considerato contrario alle buone regole. Chi era invitato ad un banchetto ordinava allo schiavo di portare a casa dell’ospite i sandali e li indossava prima di entrare nel triclinio. Se l’invitato era povero e senza servi,portava da solo i suoi sandali in un fagotto.Anche le donne usavano CALCEI E SOLAE, solitamente con tacchi di limitata altezza ottenuti con l’ispessimento della suola; essi erano di pelle morbida e in svariati colori secondo le mode. Preferite erano comunque le calzature dorate, rosse o bianche o color sabbia, spesso decorate con ornamenti preziosi in oro, argento e perle.

 

Da ricordare infine un tipo di sandalo con chiodi nella suola (CALIGA) usato dai militari.